Gli Atleti
La Corsa del Bravio non è una semplice competizione sportiva, dove gli atleti si misurano tra di loro, con le stesse possibilità ed opportunità, facendo valere le proprie doti di prestanza atletica e di tecnica, è invece una competizione dove tanti e molteplici sono gli aspetti da porre sul piatto, nella bilancia della competizione, e che possono farla pendere a proprio favore, solo ed esclusivamente se tutti sono presenti ed opportunamente posizionati al giusto punto. Sicuramente è importantissima la preparazione Atletica, e le conseguenti doti di resistenza e di forza fisica necessarie; ma altrettanto sono importanti i fattori emotivi dello spingitore e la propria capacità di resistere agli stress che si maturano in Contrada all'avvicinarsi della competizione. Come importantissime sono le doti tecniche individuali: spingere e guidare una botte di 85 Kg. sulle ripide salite di Montepulciano, e soprattutto nelle velocissime e strettissime discese del Centro Storico, non è roba da poco, ed occorre una lunga ed attenta preparazione.
Trovare poi la giusta intesa tra i due spingitori che assieme devono compiere questa prova, consistente nel percorrere 1650 metri, superando un dislivello di circa 100 metri, ed entro il quale vi sono due lunghe discese, e molte ripidissime salite, tutte in strade dove troviamo anche passaggi di appena 1,80 metri di larghezza, dove essi devono infilarsi con la propria botte a velocità sostenuta, è una cosa che si matura con il tempo, con l'affiatamento che i due ragazzi riescono trovare tra di loro, con la passione, la voglia e la caparbietà di riuscire a prevalere sugli altri, che rappresentano solamente le doti fondamentali di una buona coppia di Spingitori.
Se tutto questo poi lo trasportiamo nella realtà della Corsa, dove tutto ciò deve essere fatto assieme e contemporaneamente tra 8 coppie di Spingitori, possiamo ben capire quanta e di quale entità sia, la particolarità e la specializzazione tecnica, atletica e mentale, che gli Spingitori devono avere per riuscire a primeggiare.
Non è a caso che i Vincitori, spesso racchiudono in sé la migliore espressione del momento, di tutti gli aspetti che abbiamo puntualizzato sopra, e che a volte non sono gli unici, o comunque assolutamente necessari, se pur fondamentali, per ottenere la Vittoria nella Corsa del Bravio delle Botti.
In questa competizione, sono importantissime le rivalità tra le Contrade e tra gli stessi Spingitori, che a volte hanno cagionato "parate" della Contrada avversaria, o ritardi poi irrecuperabili nelle manovre di sorpasso necessarie per raggiungere la testa della Corsa.
Come è importantissima la possibilità di partire davanti nella griglia di partenza, o la condanna a partire dietro che spesso provoca in spingitori ritenuti forti e possibili nella vittoria finale, problemi di sorpasso delle altre Contrade, a favore a volte, di Contrade meno forti che partendo davanti hanno invece avuto strada libera per la loro Corsa vincente.
La Corsa del Bravio è insomma, una competizione "sui generis", dove gli spingitori hanno un ruolo di grande importanza, ma crediamo anche di grande complicità con i propri allenatori, i propri tecnici della botte, la propria Contrada, e che raggiunge il risultato unico atteso, quello della Vittoria, solamente quando il gioco di questa squadra così composta, è stato reso possibile al meglio, a volte anche da semplici circostanze o evenienze fortuite.
Fortuna e sfortuna, anche nella Corsa del Bravio, sono infatti aspetti di grande rilievo, che perdurano durante tutto l'arco dell'anno, e che possono andare dalla fortuna di individuare subito atleti "ben compatibili" tra di loro, alla sfortuna di trovare grandi atleti ma caratterialmente incompatibili, dalla fortuna di poter compiere tutti gli allenamenti al meglio, alla sfortuna di avere infortuni che ne impediscano anche una sola parte, alla fortuna di avere Spingitori esperti e caratterialmente forti, alla sfortuna di avere Spingitori troppo sensibili alla pressione Contradaiola ed all'arrivo del momento della Corsa, per arrivare come dicevamo, alla fortuna di poter partire in prima fila od alla sfortuna di partire invece in seconda fila e magari in una delle postazioni meno felici della stessa.
Tenendo conto di tutti questi fattori, tutti importanti, e nessuno particolarmente determinante, ma tutti assieme invece determinanti per il successo finale, ogni Contrada, durante tutto l'anno, si adopera al massimo per far collimare assieme ognuno di questi aspetti, avendo una propria organizzazione interna, che gestisce e cura ognuno di essi, con la speranza di vederli a compimento nella Corsa del Bravio.
Le Contrade hanno uno o più Addetti agli Spingitori, a volte un Preparatore Atletico, certamente uno o più esperti della Botte e della sua guida, molte persone che si occupano dei rapporti esterni attorno agli Spingitori.
La nostra Contrada si è sempre impegnata al massimo per primeggiare con i propri Spingitori, portando negli ultimi anni sempre la massima aspettativa fino al momento della partenza della Corsa, e che purtroppo non ha prodotto i risultati aspettati, sia per la tanta "sfortuna" avuta, ma forse anche per un senso di risentimento nei nostri confronti di Contrada sempre ai vertici su ogni campo, che spesso ci ha procurato troppi pochi favori in Corsa da parte delle altre Contrade e degli altri Spingitori.
La nostra Contrada poi, non ha mai accettato di avere come Spingitori delle prime donne, ovvero Spingitori che avessero cambiato casacca per banali e futili motivi, ma sempre invece Spingitori nati e cresciuti in Contrada, o ragazzi che poi abbiano sposato definitivamente i colori di Voltaia.
Siamo orgogliosi quindi, soprattutto in tutti questi ultimi anni, di aver creato attorno agli spingitori di Voltaia, un vero e proprio movimento di persone, che raccoglie i valori massimi del sentimento contradaiolo e della soddisfazione di creare l'aspettativa della Vittoria Finale, con le uniche e proprie forze di Contrada.