Le Contrade
Delle Contrade si inizia a parlare ancora prima fin dallo Statuto del 1337, IV libro del Sindaco, e poi ancora nella riforma dello Statuto del 1373, cap. F, successivamente in un registro della Lira del 1407 e da registri di estimo del '400 e del '500, ed è sempre con gli stessi nomi che sono arrivate fino ad oggi: Cagnano, Collazzi, Coste, Gracciano, Poggiolo, San Donato, Talosa, Voltaia.
Già dal trecento le otto Contrade erano raggruppate in terzi o terzieri:
- S. Maria: colore bianco; stemma rosa mistica; composto dalle contrade di Cagnano, Collazzi e San Donato;
- S. Francesco: colore verde; stemma un cardo; composto dalle contrade di Coste, Talosa, Voltaia;
- S. Agostino: colore rosso; stemma mitra e pastorale; composto dalle contrade di Gracciano, Poggiolo.
Ogni Contrada aveva la sua "Societas", con un capo denominato "Rettore", ed amministrava entro certi limiti i propri affari. I Rettori rappresentavano la Contrada in particolari solennità, come in quella di San Giovanni del 29 Agosto, in occasione della quale, dovevano recarsi alla Pieve di Santa Maria (quasi nello stesso luogo dove oggi si erige la Cattedrale di Montepulciano) con almeno 10 uomini ciascuno per offrire al santo un cero di 15 libbre (di 10 libbre quelli delle Contrade di Collazzi e Coste). In occasione della festa di Sant'Agnese il 1° Maggio, dovevano invece recarsi alla chiesa del monastero di Santa Maria Novella fuori dalla Porta di Gracciano (oggi chiesa di S. Agnese) per offrire alla Santa un cero di adeguate dimensioni. In queste due importanti feste per la comunità di Montepulciano, imponente era la partecipazione della popolazione e totale lo "schieramento" della dirigenza municipale, dal Gonfaloniere, ai numerosi "notai", il Sindaco, il Potestà, il Giudice, gli Assessori, gli Ufficiali Forestieri e le guarnigioni delle città. La storia delle Contrade di Montepulciano consente di avere un'idea non solo della vita della città del tempo, ma anche del suo assetto urbanistico e degli sviluppi che ebbe a cavallo tra il '200 ed il '300. Le Contrade più antiche sono sicuramente quelle del "Sasso", ovvero della zona più alta della città, sede del primo insediamento, e cioè San Donato e Talosa. Mentre delle altre si inizia a parlare successivamente all'anno 1000. Sicuramente più recenti sono Collazzi, Coste, Cagnano, Gracciano, Poggiolo, e Voltaia, fino ad allora considerate "borghi" (ovvero agglomerati esterni alla città) e che, in epoche diverse coincidenti con l'ampliamento urbano di Montepulciano, stabilito dalla edificazione di successive cinte murarie, diventarono tutte ufficialmente Contrade entro il 1300. Dell'antica storia delle Contrade di Montepulciano, documentata dagli Statuti Comunali del tempo, custoditi nell'archivio storico del Comune di Montepulciano, è stata tratta tutta la simbologia moderna delle stesse, che ispirandosi al passato, ha mantenuto fino ad oggi la stessa nomenclatura, i colori, gli stemmi, la territorialità urbana, e soprattutto lo stesso modello di cerimoniale.
Oggi le Contrade hanno una propria regolamentazione interna, stabilita dai rispettivi Statuti di Contrada, e simile tra di loro per quanto concerne l'impostazione gerarchica ed organizzativa, che è fissata nel Regolamento Comunale Fondamentale, ma diversa per quello che concerne la propria vita associativa, la quale prende spunto e riferimento dalle regole stabilite dalla attuale normativa vigente, riguardante le Associazioni non a scopo di lucro.
Le Contrade di Montepulciano, hanno come scopo principale ed associativo, quello di individuare, salvaguardare e divulgare i valori storici, culturali e sociali del proprio territorio.
La Contrade hanno inoltre come scopo, la valorizzazione integrale dell'uomo, la sua crescita sociale e culturale ancorata alla vita e alle tradizioni pervenuteci dal passato, affinché nel pieno rispetto delle proprie radici culturali politiche e religiose, possa essere protagonista della propria storia. La Contrade hanno fra i propri scopi la tutela e la conservazione dei propri emblemi e marchi distintivi.
Le Contrade di Montepulciano, annoverano ovviamente tra i loro scopi principali, la partecipazione al Bravio delle Botti, ed a tutte le manifestazioni ufficiali ad esso collegate, e stabilite dal Regolamento Comunale Fondamentale.
La partecipazione al Bravio implica, tacitamente da parte di ogni Contrada, il massimo sforzo organizzativo possibile, affinché ne possa essere protagonista ad ogni livello, concorrendo con le altre consorelle a disputarsi il primato ed il prestigio, sia nella Corsa delle Botti, che nelle altre manifestazioni, dando vita a quello spirito contradaiolo di parte, che spesso sfocia nello sfottò e nell'amichevole presa in giro verso i contradaioli delle consorelle, che hanno avuto minor successo attraverso la propria Contrada di appartenenza.
La vita comune delle 8 Contrade di Montepulciano, è regolamentata da un apposito documento, approvato e sottoscritto dall'Amministrazione Comunale di Montepulciano, nel quale sono stabiliti tutti i punti fondamentali delle manifestazioni ufficiali ed anche delle varie attività non ufficiali, e che prende il nome di "REGOLAMENTO COMUNALE FONDAMENTALE DEL BRAVIO DELLE BOTTI".
Di questo documento, che oggi fa parte integrante dello Statuto del Comune di Montepulciano e di quello del Magistrato delle Contrade di Montepulciano, forniamo parziale enunciazione di quegli articoli o parte degli stessi, che sono relativi alla vita delle Contrade di Montepulciano.
COMUNE DI MONTEPULCIANO
Provincia di Siena
REGOLAMENTO COMUNALE FONDAMENTALE DEL BRAVIO DELLE BOTTI
(estratto parziale del documento ufficiale)
Art. 3 - DELLE SINGOLE CONTRADE
Territorio
La città di Montepulciano e suddivisa in otto territori denominati Contrade che danno vita al Bravio delle Botti.
I confini delle Contrade sono i seguenti:
CONTRADA Dl CAGNANO
il territorio si estende fra le mura castellane ed "il Bersaglio" da un lato e Ie vie di S. Maria, le Spiagge e Cagnano dall'altra. ll territorio e ancora delimitato da una parte dalla Chiesa di S. Maria e da un'altra dal vicolo di Cagnano.
Detto territorio comprende le seguenti vie:
- Via dell'Opio nel Corso dal n.c. 3;
- Via del Poliziano;
- Piazza S. Maria, compresa la Chiesa;
- Via delle Farine;
- Via del Teatro, fino alla colonna, e compreso la Piazza del Teatro;
- Via delle Spiaggine (lato Sud) ;
- Via di Cagnano (lato Sud) ;
- Tutti i vicoli che dalle suddette strade si dipartono e che non sono comprese nel territorio di altre
- Contrade;
CONTRADA LE COSTE
il territorio continua con:
- Contrada Poggiolo: lungo via Piana all'altezza del Vicolo delle Travacce e al termine di via degli Archi
all'ingresso di piazzetta degli Archi;
- Contrada Talosa: lungo via del Paolino all'altezza dell'Arco;
- Contrada Collazzi: all'incrocio tra via di Collazzi e via del Paolino e lungo il vicolo dei Grassi all'altezza
del vicolo delle mura di Collazzi.
CONTRADA DI TALOSA
iniziando da Piazza Grande, la Contrada di Talosa comprende il vicolo del Leone
(accanto al Palazzo Comunale), Palazzo del Capitano e via di Talosa. Comprende inoltre tutta la via sinistra di
Pie al Sasso dal n. 1 compreso, via della Stamperia lato sinistro dall'incrocio di Via Pie al Sasso fino alI'incrocio con via del Poggiolo e via del Poggiolo da via della Stamperia verso via Ricci. Verso le Coste, la Contrada di Talosa comprende tutta la Porta di S. Francesco. Sono in Contrada di Talosa piazza S. Francesco e Via Ricci;
CONTRADA DEL POGGIOLO
il territorio della Contrada del Poggiolo continua con:
-Contrada di Talosa: dal n.1 a sinistra e dal n. 2 a destra di via del Poggiolo fino a piazza delle Erbe;
- Contrada di Voltaia: vicolo della Costarella fino al n. 7 a sinistra e al n. 9 a destra;
- Contrada delle Coste: alla piazzetta degli Archi e lungo via Piana dai numeri civici 11 e 12 fino a piazza
Santa Lucia;
- Contrada di Gracciano: lungo via del Macellino e lungo via di Gracciano nel Corso dal Borgo Buio fino al
numero 6;
CONTRADA Dl GRACCIANO
la Contrada di Gracciano comprende la parte bassa della cittadina. Da Porta al
Prato a Via del Borgo Buio tino al vicolo di S. Cristofano dalla parte destra, continuando con la Contrada di
Voltaia. La Contrada confina pure con la Contrada del Poggiolo lungo via del Macellino tino aIl'arco che da
su via di Gracciano nel Corso. ll territorio comprende: via di Gracciano nel Corso, via di Ciliano, vicolo di
Ciliano, via delle Cantine, via dei Fienili, piazzale Pasquino da Montepulciano, piazza Savonarola, via
Fiorita, via Ruga di Fuori, Spalto delle mura, piazzetta della Pompina; via Ruga di Mezzo, piazza Michelozzo, Via Borgo Buio, Via di Cozzano, Via del Macellino.
CONTRADA DI SAN DONATO
la Contrada di San Donato comprende Porta San Donato, via San Donato, vicolo Remoto, piazzetta Danesi, vicolo Danesi (Iato Comune); tutti i palazzi sulla piazza Grande a partire da Palazzo Tarugi verso Palazzo Contucci; via di Cagnano (lato a monte); piazzetta Teatro (lato Teatro); via delle Spiaggine (lato a monte); Fortezza con relativo parcheggio e giardino anche nella parte posteriore fino di nuovo a porta S.Donato.
CONTRADA Dl COLLAZZI
la Contrada confina:
- Contrada di Cagnano: dall'angoloa destra della Chiesa di S. Maria all'ultimo numero di Via di Collazzi
- (n.78) ;
- Contrada di S. Donato: a meta del vicolo di S. Donato comprendendo le abitazioni con i n. 1 e 3.
- Contrada delle Coste: dall'angolo dove inizia via di Collazzi ed incrocia via del Paolino al n. 11, dalle mura di
- Collazzi all'angolo dove inizia via dei Grassi
CONTRADA Dl VOLTAIA
il territorio della Contrada di Voltaia comprende:
- Via di Voltaia nel Corso; T
- Via dell'Opio nel Corso fino al vicolo Salimbeni a sinistra e fino a via di Cagnano a destra;
- Via Pie al Sasso lato sud;
- via della Stamperia lato destro fino all'incrocio con via Pie al Sasso(da quel punto tutta via della Stamperiafa parte di Voltaia) ;
- Vicolo della Costarella lato nord dal n. 1 al n. 5;
- Vicolo della Costarella lato sud; piazza delle Erbe;
- Via di Gracciano nel Corso lato dell'antico ospedale di S. Maria della Gavina dal n. 2 al n. 4;
- Vicolo S. Cristofano; 6
- Porta di Cozzano lato ovest;
- via delle Case Nuove;
- Via delle Mura Castellane fino all' incrocio con vicolo Salimbeni;
- Vicolo Salimbeni;
- Vicolo delle Scuole Pie;
- Piazzetta di Voltaia;
- Piazzetta San Bartolomeo;
- Vicolo Cervini;
- Piazzetta S.Cristofano;
- Vicolo deII'Amore.; _
- Vicolo della Concordia;
- Vicolo delle Case Vecchie;
- Vicolo Agneresi;
- Vicolo deII'Oste;
- Vicolo dello Sdrucciolo;
- Vicolo della Via Nuova;
- Vicolo di Voltaia;
- Vicolo del Pie al Sasso.
In occasione del Bravio delle Botti o di qualunque altra manifestazione indetta dal Magistrato, Piazza Grande, che solitamente fa parte territorio delle Contrade di Talosa e di San Donato, seppure imbandierata sarà considerata territorio neutrale. E' sempre considerato territorio neutrale, la facciata del Palazzo comunale e qualunque altra zona utilizzata per altre manifestazioni indette dal Magistrato, nonché il palazzo ove avrà, tempo per tempo, sede il Magistrato delle Contrade ed è sempre territorio neutrale la cattedrale ed il sacrato prospiciente. Tutti i territori appartenenti alle Contrade saranno illustrati in una pianta della Città che, sottoscritta dalle Contrade, avrà valore ufficiale.
Stemma Araldico
Ogni Contrada ha una propria bandiera con specifico stemma araldico e propri colori secondo Ie seguenti
specifiche:
CONTRADA DI CAGNANO
i colori sono verde e blu; Io stemma rappresenta una cagna che allatta due cuccioli.
CONTRADA LE COSTE
i colori sono blu oltremare e giallo oro antico; lo stemma rappresenta tre coste blu e tre coste gialle oblique ed alterne contornato da una cornice bianca sovrastata da una testa d'uomo con fluente barba cangiante in verde.
CONTRADA DI GRACCIANO
i colori sono verde e nero; Io stemma rappresenta un Leone dormiente su scudo oro.
CONTRADA DEL POGGIOLO
I colori sono bianco e celeste; Io stemma rappresenta tre poggi (uno su due) di color nero.
CONTRADA DI TALOSA
i colori sono giallo e rosso; Io stemma rappresenta tre rose.
CONTRADA DI SAN DONATO
i colori sono rosso e bianco; Io stemma rappresenta uno scudo con pastorale e palma incrociati e sormontati da Mitria.
CONTRADA DI COLLAZZI
i colori sono giallo e verde; Io stemma rappresenta un'orca marina cavalcata da cavaliere armato.
CONTRADA DI VOLTAIA
i colori sono rosso e nero listati di bianco; lo stemma rappresenta una volta stilizzata su scudo uncinato.
Caratteristiche e scopi delle Contrade
Ogni Contrada dovrà essere costituita come associazione a carattere volontario senza scopi di Lucro ed evitando discriminazione politica, religiosa, razziale e sociale. Gli associati sono tenuti ad un comportamento corretto sia nelle relazioni interne che con i terzi. Tutte Ie Contrade riconoscono nel Magistrato I'organo supremo di cui dovranno rispettare ogni decisione, sia. essa di carattere legislativo, amministrativo od esecutivo. Lo statuto di ogni Contrada non può risultare in contrasto con le disposizioni del Regolamento Fondamentale e con lo Statuto del Magistrate delle Contrade. Lo scope principale dell'attività della Contrada e quello di individuare, salvaguardare e divulgare i valori storici, culturali e sociali del proprio territorio attraverso lo spirito contradaiolo che ne solleciti Ia partecipazione popolare i per il comune vantaggio della Contrada e della Città di Montepulciano. La Contrada ha come scope anche la valorizzazione integrale dell'uomo, affinché nel pieno rispetto delle proprie i radici culturali politiche e religiose, possa essere protagonista della propria storia e della mondialità.
Attività e manifestazioni
L'attività contradaiola deIl'intero anno sociale (1° Gennaio - 31 Dicembre) dovrà principalmente svolgersi nella prospettiva della partecipazione al Bravio delle Botti, antica e mai perduta tradizione del popolo di Montepulciano che potrà essere tenuta nelle edizioni ordinarie e straordinarie. La Contrada dovrà anche obbligatoriamente partecipare alle manifestazioni che il Magistrate intenderà programmare sulla base del Regolamento Fondamentale e sulla base delle sviluppo delle proprie iniziative istituzionali legate alla manifestazione. Le Contrade hanno piena autonomia decisionale per quanto riguarda Ia loro vita interna e la programmazione delle iniziative di Contrada comunque non in conflitto con quanto previsto dal presente Regolamento Fondamentale.
Requisiti dei contradaioli
Appartengono alla Contrada:
- per nascita: tutti i contradaieli nati nel sue territorio;
- per origine: coloro che abbiano avuto già domicilio nella Contrada o i cui ascendenti abbiano dimorato stabilmente nella Contrada stessa e che ne accettino Io Statuto;
- per abitazione: tutti celere che alla data di rifondazione delle Contrade si sono travati ad abitare nel sue territorio;
- per elezione coloro che per attive comportamento spiccato attaccamento hanno dimostrato di poter essere assimilati al popolo della Contrada
- per libera scelta.
Doveri
L'appartenenza alla Contrada ha carattere libero e volontario ma impegna gli aderenti al rispetto delle risoluzioni prese dai suoi organi rappresentativi, secondo le competenze statutarie. E' dovere di ogni contradaiolo contribuire con il proprio comportamento ad ogni attività svelta dalla Contrada ed in particolare operare correttamente per Ia sempre possibile vittoria nel Bravio delle Botti. ll contradaiolo dovrà anche concorrere, in ragione delle proprie capacita e possibilità finanziarie, alla vita ed alla prosperità della Contrada.
Disposizioni finali e definizioni
Tutte le Contrade sono obbligate a partecipare alla Manifestazione Bravio delle Botti ed a tutti gli avvenimenti
previsti nel Cerimoniale istituzionale Tradizionale e ad ogni alto evento deliberato e/o organizzato dal Magistrato delle Contrade. La manifestazione ed il cerimoniale istituzionale tradizionale troverà disciplina di dettaglio all'interno di specifici regolamenti affidati al Magistrato delle Contrade e sottoposti alla vigilanza della Commissione di Conservazione Storica. ll Magistrato delle Contrade ha facoltà di arricchire il Cerimoniale istituzionale tradizionale di ulteriori eventi ed avvenimenti, purché tali iniziative risultino compatibili con Io spirito rievocativo della manifestazione e sentito il parere preventivo della Commissione di Conservazione Storica.